Sono momenti drammatici per il mondo e noi tutti stiamo alla finestra sperando in tempi migliori. In questo dramma mondiale ci sono delle note positive e a noi piace vedere il bicchiere mezzo pieno per cui ne riportiamo una dedicata a tutti gli amanti degli animali domestici. Le immagini dei profughi ucraini con cani e gatti stanno facendo il giro del mondo e dietro c’è una storia che merita di essere scoperta e raccontata. Ecco quali sono le “modalità” per lasciare l’Ucraina col proprio cucciolo.

Cosa devono fare i profughi con cani e gatti

Sono moltissime le famiglie ucraine fuggite dal loro paese dilaniato dalla guerra e, insieme a loro, chi ce li ha, sono venuti via cani e gatti. Nonostante i mille problemi logistici, infatti, chi possiede un animale domestico sa bene che è impossibile abbandonarlo a un destino crudele. Come dimostra l’efficacia della Pet Therapy, un amico a quattro zampe è, a tutti gli effetti, un membro della famiglia e nessuno si lascerebbe la guerra alle spalle abbandonandone uno a casa. Ma su questo tema dei profughi ucraini con cani e gatti c’è un importante novità.

Le leggi internazionali sui profughi ucraini con cani e gatti così stabiliscono:

I profughi potranno portare in Italia loro amici a quattro zampe pur non avendo il passaporto europeo (Pet Passport) e la relativa documentazione sanitaria.

Diversi giorni fa hanno lanciato l’appello diverse associazioni animaliste, fra cui l’ENPA e l’OIPA e ora arrivano i frutti.

Le decisioni sui profughi ucraini con cani e gatti

Non dovrà penare altre difficoltà chi, fuggendo dalla guerra, ha scelto di non abbandonare il proprio animale domestico. In merito, proprio l’ENPA dichiara:

Le nostre sezioni sono già pronte ad accogliere cani e gatti di profughi ucraini diretti in Italia con necessità di sistemazione. Come Enpa ci siamo impegnati subito su più fronti per aiutare in queste ore drammatiche.

Le dichiarazioni del Ministero della Salute

Sull’item dei profughi con cani e gatti s’è espresso anche il Ministero della Salute che ha da poco chiesto ai paesi membri questo:

Nel caso di controlli effettuati alle frontiere sugli animali da compagnia movimentati al seguito di cittadini dell’Ucraina che vogliono raggiungere l’Italia, comunicate all’indirizzo e-mail UA-pets@sanita.it le tipologie e il numero di animali, l’identificazione degli stessi (se possibile), il nome del proprietario e l’indirizzo di destinazione in Italia.

Ecco perché il Presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi dice:

Alla luce di questa importante apertura, fortemente auspicata da Enpa fin dall’inizio del conflitto, l’intera rete nazionale di canili sanitari e rifugi nonché di gattili gestiti dall’Ente Nazionale Protezione Animali, da Nord a Sud, è pronta all’accoglienza d’intesa con i servizi sanitari pubblici.

L’Enpa ha anche reso noto che è in contatto diretto con i volontari animalisti ucraini:

Stiamo anche organizzando invii di petfood e medicinali veterinari. Abbiamo aperto un canale di contatti diretti con soci e volontari Enpa di nazionalità ucraina per raccogliere ogni segnalazione e richiesta di intervento e una mail, ucraina@enpa.org, legata all’emergenza.

In un quadro a tinte fosche come quello della possibile Terza Guerra Mondiale, che si sta delineando, è indubbiamente uno spiraglio di colore ciò che sta succedendo intorni ai profughi ucraini con cani e gatti.

Senza arrivare a situazioni così estreme, comunque, tutti quelli che convivono con un animale domestico dovrebbero occuparsi di proteggerlo. Noi vi aiutiamo a farlo con la nostra assicurazione sugli animali inclusa nella Globale Casa.

Globale Casa

Quello che vi offriamo è una polizza più generale che copra tanti imprevisti sulle quattro mura, compresi quelli legati al vostro cane o gatto. Tra le diverse tutele che vi offre la nostra GLOBALE CASA, infatti, c’è anche la responsabilità degli animali domestici verso terzi.

Come anticipato:

Se il vostro cane o il vostro gatto mordono un ospite o gli danneggia una borsa (ad esempio), avrete totale copertura della polizza e potrete risparmiare al vostro piccolo amico a quattro zampe una strigliata che in realtà non merita.